La #fasedue è iniziata.
Le Scuole restano chiuse e continuano a insegnare a distanza, ma riprende la vita all’aria aperta, la possibilità di incontrare amici e di muoversi, sempre tenendo in considerazione il senso di responsabilità che ognuno deve applicare per il proprio bene e per quello altrui.
Ma dopo due mesi e mezzo cosa ci lascia questa quarantena?
Abbiamo imparato a rispettare le fila, ad indossare i guanti, a preoccuparci di non invadere lo spazio altrui; abbiamo imparato che è possibile a lavorare da casa, entrare in classe senza muoverci dalla nostra stanza; abbiamo conosciuto meglio le nostre famiglie, abbiamo scoperto nuovi metodi per fare le cose, nuove ricette per cucinare e abbiamo imparato ad aspettare. Nonostante la distanza, abbiamo riscoperto il valore dei Tutor e la nostalgia per ogni campanella e per ogni singolo sorriso delle giornate passate in classe.
Abbiamo scoperto che è possibile tanto anche da casa e che tutto dipende da noi, dall’intensità con cui desideriamo realizzare un’idea.
Le Scuole CEFA sin da subito avevano un’idea chiara: desideravano restare vicino alle famiglie, non solo per proseguire nel percorso formativo previsto per ciascun ciclo scolastico, ma per garantire alle famiglie che ci hanno scelto ciò che per noi significa alleanza educativa.
Dall’inizio della quarantena il mondo intorno a noi è molto cambiato: abbiamo cambiato stagione, guadagnato un’ora in più di luce, messo nell’armadio cappotti e sciarpe senza smettere mai di alimentare quel legame che trova nelle mura scolastiche un luogo simbolico di crescita dei nostri alunni ma che si rinnova giorno dopo giorno nell’intento e nelle azioni di tutti i nostri educatori, maestri e insegnanti.