LA PEDAGOGIA IMPLICITA, San Josemarìa Escrivà De Balaguer

San Josemarìa non è stato un pedagogista ma un formatore e dalle sue opere e dai suoi scritti è stato possibile ricavare alcuni principi ispiratori delle azioni educative e formative, una vera e propria “pedagogia implicita”.

Il fine dell’educazione dell’uomo secondo San Josemarìa, è l’acquisizione della capacità di scelta morale libera, della responsabilità delle proprie azioni partendo da un’attenzione personalizzata alle esigenze del singolo bambino nell’ambito di una relazione educativa basata sulla fiducia e sull’amicizia.

Fiducia che va riconosciuta ad ogni essere umano in quanto tale e amicizia perché attraverso il rapporto interpersonale si scoprono nuovi orizzonti con naturalezza e semplicità, generando in tal modo processi di maturazione della libertà, di crescita integrale e di coltivazione di autentica autonomia.

Rendere l’uomo libero e responsabile delle sue azioni, mediante uno stile educativo caratterizzato da lealtà e sincerità nella relazione tra insegnante e alunno, tra educatore ed educando e tra genitore e figlio è uno dei fondamenti della pedagogia “implicita”.

L’educazione consiste da parte dell’educatore nel promuovere nel bambino la capacità di scelta morale libera e da parte di quest’ultimo nell’impegnarsi a diventare non solo libero ma responsabile dei suoi atti, nell’idea più ampia di costruire una società dove le leggi siano rispettate da cittadini interiormente convinti della loro equità e convenienza per il bene comune.

Fatti nostri questi principi, nelle nostre scuole i genitori vengono riconosciuti come “primi educatori” motivo per il quale si cerca di sostenerli nel loro ruolo  con una specifica formazione pedagogica, vengono resi partecipi delle finalità educative, degli obiettivi e delle metodologie del servizio educativo, sempre nel rispetto della loro libertà di coscienza e del loro diritto educativo.

Un patto di leale collaborazione tra insegnanti e genitori è assolutamente necessario per l’efficacia del nostro progetto educativo.

L’educazione di una persona è un lavoro collegiale di molti artisti, che raccordandosi tra loro, producono una sinfonia meravigliosa permettendo che ogni persona diventi quello che può essere, mettendo a frutto tutti i suoi talenti.

Chiunque svolga un compito formativo deve saper comprendere le debolezze altrui, la gioia di chi è consapevole di partecipare ad un’opera che trascende le possibilità umane, l’ottimismo di chi sa che alla fine tutto si aggiusta, la fiducia nella buona volontà delle persone e nella forza attrattiva del bene e incoraggiando costantemente ogni essere umano a cominciare e ricominciare a lottare subito dopo ogni sconfitta.

La pedagogia fiorisce laddove ci sono maestre empatiche, innamorate della conoscenza, che sanno rispettare e valorizzare l’unicità di ogni essere umano.

La pedagogia muore se la rinchiudiamo solo in un programma da finire e un voto da dare.

Approfondimento pedagogico Primavera del Campus

Dicembre 2020