Adolescence: cosa racconta davvero questa serie tanto discussa?

Adolescence mette in scena il mondo complesso degli adolescenti, tra scuola, famiglia e ricerca di sé.

Adolescence è una serie di Netflix che racconta la storia di Jamie, un ragazzino tredicenne inglese accusato di aver ucciso a coltellata una sua coetanea. È un pugno nello stomaco per noi adulti che ci obbliga a riflettere, a pensare. E infatti non è un caso che da quando è uscita la serie abbia scatenato un dibattito continuo proprio fra noi adulti. 

In questo contenuto della rubrica CEFA 4 Family, realizzato in collaborazione con Orientaserie, iniziamo a mettere a fuoco le dinamiche profonde che emergono dalla serie TV Adolescence: famiglie in difficoltà, insegnanti in trincea, ragazzi che cercano ascolto e una sfida condivisa, in cui ognuno sembra combattere per salvare la propria posizione. 

Le Scuole CEFA da sempre mettono al centro del loro progetto formativo l’alleanza educativa tra scuola e famiglia.
Un’alleanza che non nasce per caso, ma si costruisce ogni giorno nel dialogo, nella corresponsabilità e nella fiducia reciproca.

In un tempo in cui la narrazione dominante sembra spesso contrapporre genitori, insegnanti e adolescenti, le Scuole CEFA scelgono di cambiare prospettiva:
non contro, ma insieme.

Perché la vera rivoluzione educativa parte dagli adulti: uniti nel prendersi cura, nel guidare e nel crescere insieme alle nuove generazioni.

Ma che cosa ci dice questa serie? 

Ci dice che c’è un lato oscuro nei social e che quindi anche un ragazzino mite e tutto sommato tranquillo, come Jamie, può imbattersi in contenuti tossici che invitano all’odio, alla violenza e quindi covare una rabbia e un risentimento profondo. 

Ci dice che le istituzioni, in particolare la scuola, dove i ragazzi dovrebbero fiorire e dare il meglio di loro stessi, spesso non è all’altezza, non ascolta i ragazzi e finisce soltanto per sanzionarli e contenerli, quasi fossero delle bestie feroci. 

Ci dice che la famiglia, in particolare i genitori, hanno un ruolo fondamentale ma spesso non sono consapevoli di questo ruolo e non hanno gli strumenti per esercitarlo.

La madre di Jamie nella scena finale dice, riferendosi alle lunghe notti del ragazzino davanti al pc da solo in cameretta, “pensavamo fosse al sicuro”.

Il messaggio positivo più potente che questa serie ci lancia è proprio quello di accompagnare i nostri figli adolescenti, di non lasciarli soli, di non mollare mai la possibilità di un dialogo con loro perché, è ormai chiaro, da soli davanti al pc in quella cameretta non sono affatto al sicuro.

pensavamo fosse al sicuro”

CEFA 4Family è la rubrica delle Scuole CEFA pensata per raccogliere e offrire consigli pratici e utili per diventare genitori consapevoli e sostenere i propri figli nella crescita.

Orientaserie

Il sito ospita recensioni di critici ed esperti, segnala e promuove contenuti adatti alla visione in famiglia, offrendo tutte le informazioni necessarie per valutare i prodotti più popolari e poter così esprimere un primo giudizio fondato e credibile. Il progetto è promosso da Aiart, Associazione cittadini mediali, che promuove un uso consapevole dei media, Master in International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 


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