“Se mi capisco, ti rispetto. Se ti ascolto, cresciamo insieme.”

Non è solo uno slogan, ma la visione profonda che guida il nuovo progetto educativo “Emozioni in Corso – Educare all’affettività e alla convivenza”, promosso all’interno dello Iunior International, Scuola secondaria di primo grado.
Il progetto si inserisce nel quadro del più ampio Sviluppo del Progetto Educativo – frutto di un lavoro quinquennale – che da quest’anno guida in modo unitario tutte le scuole del network CEFA. Un modello pedagogico innovativo che valorizza la formazione di genere e il capitale relazionale degli alunni e delle alunne di Primaria e Secondaria, rendendo centrale lo sviluppo delle competenze affettive ed emotive fin dall’infanzia.
In un tempo in cui la cronaca ci restituisce ogni giorno storie di relazioni malate, di affetti trasformati in possesso, di giovani che faticano a dare un nome alle proprie emozioni o a comunicare con empatia, nasce un percorso concreto, pensato per offrire ai ragazzi e alle ragazze uno spazio sicuro, di crescita e confronto.

Perché parlare di affettività a scuola?
Perché l’educazione affettiva è prevenzione. È uno strumento potente per contrastare la violenza: quella verbale, psicologica, simbolica, che spesso precede o accompagna gli episodi di bullismo e di violenza di genere. In particolare, educare all’affettività significa aiutare le nuove generazioni a costruire relazioni sane, fondate sul rispetto, sulla responsabilità emotiva e sull’empatia.
Un progetto per crescere insieme
“Emozioni in Corso” si rivolge a tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado, con attività pensate in base all’età e alla sensibilità dei partecipanti. Si parte dal riconoscimento e dalla gestione delle emozioni per arrivare a costruire un linguaggio condiviso, capace di nominare affetti, relazioni, conflitti e desideri.
Attraverso metodologie attive – circle time, teatro, scrittura creativa, visione di filmati, giochi di ruolo – gli studenti potranno esplorare se stessi e gli altri, riscoprendo il valore dell’ascolto e della cura reciproca.
Emozioni, parole e cura: le attività
Tra le attività più significative:
- Laboratori emotivi per affrontare i temi della rabbia, della gioia, del conflitto e dell’amicizia
- “Parole che abbracciano”, un progetto di scrittura affettiva e lettere anonime tra compagni
- Il muro delle emozioni, dove arte e parola si intrecciano per dare voce al sentire di ognuno
- La giornata dell’ascolto, un evento che unisce classi diverse in un momento di riflessione e condivisione, con musica, testimonianze e letture.
Fondamentale anche il coinvolgimento delle famiglie, attraverso incontri con esperti per rafforzare il patto educativo tra scuola e genitori.
Affettività come risposta alla violenza
In un momento storico in cui la società si interroga sulla radice culturale della violenza – soprattutto quella sulle donne – è urgente intervenire partendo dai più giovani. Promuovere un’educazione sentimentale e relazionale è un atto rivoluzionario: significa offrire modelli alternativi alla prevaricazione, all’indifferenza, alla discriminazione.
“Emozioni in Corso” non è solo un progetto scolastico. È un investimento sul futuro, perché una società che sa ascoltare e rispettare nasce da bambini e bambine che imparano a farlo sin da piccoli.
